La nuova modalità di esperienza utente in stile “gamification” sta prendendo forma. Non è facile trattenere tutto l’entusiasmo che ne deriva dallo sviluppo e non voglio perdermi per strada.
Parliamo di gamificazione, sì, ma non nel senso classico del termine. Non ci sono punteggi, sfide da completare, classifiche da scalare o premi da vincere. Qui la gamificazione è un atteggiamento visivo, una scelta stilistica che prende ispirazione dal mondo dei videogiochi per ridefinire l’esperienza utente all’interno di un portale turistico.
Non si tratta solo dell’estetica, ma di un nuovo modo di guidare l’utente nelle sue scelte: la selezione delle opzioni è pensata come in un’interfaccia di gioco, con feedback visivi leggeri, micro-animazioni e una struttura narrativa implicita che accompagna l’utente in maniera naturale. Il tutto senza essere invadente, senza confondere: lo stile resta pulito, intuitivo, coerente con il mondo del turismo – ma con quel “qualcosa in più” che fa la differenza.
Anche il modo di presentare i prezzi degli hotel segue una logica più diretta, immediata, quasi “in-game”. Non c’è bisogno di filtri complicati o di confronti stressanti tra mille offerte: l’informazione è semplice, trasparente. E proprio questa semplicità mi permette di liberarmi dagli schemi rigidi della comunicazione digitale tradizionale, così standardizzata nei classici portali che elencano hotel su hotel, tutti uguali.
L’obiettivo è proprio questo: non fare quello che c’è già. Non replicare, ma reimmaginare. E in questo processo, anche il confronto tra le offerte turistiche trova un nuovo spazio: più sincero, più umano, più utile. Perché, in fondo, internet dovrebbe essere ancora uno strumento al servizio delle persone.
Nel portale ci sono piccoli accorgimenti grafici, dettagli quasi impercettibili che richiamano le atmosfere rétro dei giochi arcade o la pulizia delle dashboard dei giochi moderni. Non è un videogioco, certo – è un portale turistico – ma si lascia contaminare da quel mondo visivo, rendendo l’interazione più fluida, quasi familiare.
Il risultato è un portale decentralizzato, lontano dalla rigidità dei grandi comparatori di prezzo e delle OTA. Qui il viaggio non è una tabella Excel con numeri e date. È un’esperienza che parte già dal momento in cui si entra sul sito. Ogni scelta è guidata, ogni hotel racconta qualcosa, e l’utente – o meglio, il player – si muove come in una piccola esplorazione.
E poi c’è il cuore del progetto: la prenotazione diretta. L’utente può scegliere l’hotel che preferisce, prenotare direttamente dal portale e accedere alla miglior tariffa disponibile, perché arriva dritto al sistema di prenotazione dell’hotel, senza passare da intermediari.
E quando ha prenotato… beh, a quel punto il gioco finisce. Il player deve uscire dal game per iniziare la vacanza.